Malgrado dal Governo continuino a diramare notizie ottimistiche relativamente il mercato del lavoro che sarebbe "in crescita" l'Istat ha appena diffuso dati poco rassicuranti. Il tasso di disoccupazione a Febbraio è tornato a salire al 12,7% e per quanto le speranze di un'inversione di marcia fossero alte, palesemente la situazione non migliora.

Nel corso dell'ultimo anno infatti, il numero complessivo dei disoccupati è salito a quota 3,24 milioni con un aumento dei disoccupati pari allo 0,2% che, facendo bene i calcoli, significano 44.000 persone che si aggiungono all'esercito di chi non lavora.

Se è pur vero quindi, come dice il Governo, che 93.000 persone hanno trovato un'occupazione, aumentando il tasso complessivo della disoccupazione ecco che i numeri che potrebbero sembrare positivi sono in realtà negativi: ogni mese, secondo l'Istat, sono 11.000 le persone - specialment giovani - che gonfiano le fila dei disoccupati

Nel resto d'Europa invece, la situazione è molto più rosea, con un tasso medio di disoccupazione pari all'11,3% ai minimi dal 2012. 

Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha dichiarato: "Prepariamo un nuovo statuto dei diritti anti 'Jobs act' mentre Anna Maria Furlan invoca un "patto sociale" e Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio,  tweetta: "79mila nuovi contratti non sono nuovi assunti alla faccia del Jobs act"

Alle polemiche, replica il Ministro del Lavoro Poletti:  "I dati diffusi dall'Istat, che attestano una contrazione dell'occupazione a febbraio, dopo due mesi di crescita, confermano una valutazione che ho piu' volte ribadito, da ultimo anche ieri: in coda ad una crisi le cose tendono a non essere stabilizzate ed e' immaginabile che ad una fase positiva possa seguire una flessione".